giovedì 31 marzo 2011

Calzini birichini

Una delle cose che trovo più difficili dei neonati, oltre a tagliare le unghie e non le loro falangi viste le dimensioni ridottissime, è la capacità di far tenere loro i calzini. Posseggo una quantità abnormal di calzini spaiati e tento di recuperare i gemelli in giro per la casa. Morale? Nei calzini purtroppo non puoi mettere l'attack, altrimenti il problema sarebbe già risolto. Ho trovato quindi un rimedio costosetto ma efficace: le calzine che non si sfilano! Si possono comprare qui e devo dire che sono fenomenali. :)

venerdì 18 marzo 2011

Dente per dente

Si apre ora un capitolo doloroso nella crescita di un bimbo. Di quando ho messo i denti io non lo ricordo più, ma sarà per questo motivo che ogni volta che Matilde piange sento un dolore ancestrale che mi invade, e mi sembra di avere un dejavù. Se con la prima figlia il primo paio di denti e' stato una tappa relativamente tranquilla, o perlomeno è passata in secondo piano visto che Alice fino ai nove mesi non ha dormito una mazza, con la Mati il problema si prospetta più profondo. Sono un paio di settimane che esco dalla camera nel cuore della notte come uno zombie per recarmi in quella dove dormono le pargole, o meglio, dove una pargola dorme e l'altra si contorce e strilla come un'aquila. Matilde mi accoglie con il naso che cola e gli acuti di una soprano e si calma solo quando si trova nelle mie braccia. E lì inizia l'incubo. Se la metti giù piange, se la porti in giro piange, se la appoggi e ti allontani un secondo per fare la pipì...piange. 
Dopo aver tentato diverse strade e aver incontrato diversi fallimenti, ho trovato un'espediente olistico mica male: la collanina d'ambra. Non so cosa succeda, non so se sia verità o pura suggestione, ma questa collanina d'ambra funziona! E, per i soldi che la paghi, se non funzionasse ti spareresti come minimo. L'avevamo presa per Alice, alla modica cifra di 17 euro. Reperirla poi è stata una cosa difficilissima che manco il sacro Graal...tuttavia, dopo aver sguinzagliato in lungo e in largo il mio segugissimo marito, l'abbiamo trovata da Salina, un negozio per bambini dietro corso Buenos Aires. Si dice che l'ambra attenui l'attrito del dentino che sta uscendo e riduca la congestione gengivale: beh, si dice e con noi ha funzionato. Ho sentito pareri discordanti su questo metodo, ma è meglio tentarle tutte prima di imbottire la propria creatura di paracetamolo e simili, questo è sicuro. Avevo anche letto degli appunti di un corso di puericultura passatomi da un'altra mamma olistica in cui si esaltava un prodotto omeopatico, il Viburcol. Una suppostina di Viburcol riduce la febbre e il fastidio, due sintomi che con i primi denti vanno proprio a braccetto. La maggior parte dei forum, siti, dentisti e pediatri sconsigliano invece l'uso del miele rosato, che dà un sollievo temporaneo ma contiene zuccheri che posson nuocere ai futuri dentini. 
Insomma, alla fine il primo dentino sta facendo timidamente capolino nella bocca di Matilde che, ancora per poco, sorride sdentata ma più tranquilla con addosso il suo feticcio funzionante. 

venerdì 11 marzo 2011

Ho oramai imparato dalla mia primogenita che man mano che i neonati crescono diventano sempre più bambini veri e sempre meno bambolotti. Questa logica vale anche per la loro pappa, per la nanna e soprattutto per l'innominabile, colei che li accompagnerà dalla nascita alla morte: la cacca. 
Noi adulti siamo un pò inibiti dall'argomento, anche se la usiamo a destra e a manca per le più insulse piccolezze (anzi, mi devo ricordare di diminuirne l'utilizzo perché Alice si è accorta che si tratta di una parola trasgressiva e a volte la ripete come un mantra): ho sentito mamme chiacchierare con altre parlando di "quella cosa lì", "pupù", "bisognino". Io non sono una che glorifica il contenuto del pannolino dei propri figli, ma la cacca resta sempre la cacca. E a un certo punto puzza. Perché i nostri incantevoli esserini iniziano a mangiare esattamete come mangiamo noi, e a quel punto bisogna correre ai ripari. Ed ecco che viene in nostro aiuto un'altra meravigliosa invenzione: il bidone mangia pannolini
Parlando col mio istruttore di guida, neogenitore anche lui, mi sono resa conto che questo mirabolante prodotto non è ancora sconosciuto per molti, ma posso assicurare che cambia la vita. Il mangia pannolini infatti, cito dalla descrizione di un'azienda produttrice, è "un piccolo bidoncino appositamente creato per raccogliere i pannolini usati, evitando i tipici inconvenienti del cambio del bebè come i cattivi odori e i continui viaggi della mamma verso la pattumiera". Ne esistono di diversi tipi, ultimamente Chicco ne ha lanciato uno che non ha bisogno di ricariche ma utilizza le borse della spesa. Io uso quello della Sangenic, con ricariche che compro a prezzo scontato allo spaccio di Mek Italia in via Ornato a Milano e tengo il bidone in bagno, accanto al fasciatoio, così la strada del pannolino per arrivare al luogo di raccolta è più breve. Una volta finita la ricarica, l'unico arduo compito è raccogliere la salamella di escrementi e portarla giù nei bidoni condominiali. Un tratto breve ma molto intenso, e più intenso ancora se non ci fossero un tot di strati di cellophane a distanziarci dai pannolini usati. Insomma, a puzze estreme, estremi ed efficaci rimedi! :)

giovedì 10 marzo 2011

Mani di fata o mani di sfatta


Ho sempre pensato che la manicure fosse un'arte raffinata a me preclusa. 
Da ragazzina, al contrario delle mie coetanee già  avvezze  allo smalto,io mi mangiavo le unghie. Ora, se all'epoca dello spirito dark - mi riferisco al bel periodo Cure e non all'età della pietra - poteva anche fare figo, nell'era glam rock new age lo e' di sicuro meno...quindi ho deciso da un po' di tempo a questa parte di curare anche questo lato del mio aspetto. E vai allora di rosa carne e viola scuro (non sono da rosso fuoco), di video di YouTube per imparare a stendere lo smalto, di tentativi disastrosi di rigare dritta! E alla fine - rullo di tamburi e squillo di trombe - ce l'ho fatta. Quando le bimbe me lo permettono mi dedico alla cure delle mani osando colori di smalto che anni fa non avrei mai immaginato di usare. Ma questo non e' il lieto fine, perché la scalfittura e' in agguato. Qual'e la madre moglie nonna zia ragazza ragazzina donna che non ha mai sperimentato con orrore il rigarsi di un'opera perfetta? Ti senti abbattuta, triste e irritata...anche a me succedeva, fino alla settimana scorsa. Girottando per l'Upim mi sono imbattuta in un prodotto meraviglioso: il Colorfix della Mavala.
Chi ha inventato questo prodotto deve assolutamente avere una menzione, una lode, un qualcosa! Mi sono poi documentata online e dicono che ne esiste uno di migliore in spray, sempre della Mavala, ma per me già il prodotto sopra citato è una conquista. E ora non temo più di spostare gli oggetti, sbucciare le patate, ammollare le mani nel detersivo e rovinare lo smalto che ho appena messo da cinque minuti. Perchè oltre che mamma sono una donna. Trafelata, incasinata, sempre di corsa. Ma con un problema in meno :)

mercoledì 9 marzo 2011

Pannolino? Dimmi quando quando quando...

Siamo arrivati al momento in cui Alice, la mia bimba più grande, deve abbandonare il pannolino e usare il vasino in vista dell'inserimento alla scuola materna a settembre. Ma come fare?!
Lei poi, pigramente affezionata al suo meraviglioso water portatile, non dà proprio segno di volersene separare. Per ora abbiamo posticipato, consigliati dalle educatrici del nido e visto l'arrivo della sorellina...ma ora il tempo passa e Alice non sembra intenzionata a rinunciare alla comodità. 
Ho così cercato dei metodi che rendessero meno traumatico e divertente il passaggio e ho scoperto che ci sono molti libri che vengono in aiuto dei bimbi in questo momento critico. Dopo aver fatto una selezione a priori, ne abbiamo acquistati due:



Il vasino di Andrea 

DI ALLEN FRANCESCA, BROOKS FELICITY 

Prezzo: € 8.50

 

 

 



E' un libro molto carino, con la sagoma del piccolo Andrea che il piccolo lettore può spostare ad ogni pagina, accanto al letto, vicino ai suoi peluches, fino ad arrivare a farlo sedere sul vasino. Andrea insegna ai suoi due curiosi amici, un cane e un coniglietto, a cosa serve il vasino.

 

Posso guardare nel tuo pannolino?

di Van Genechten Guido 

Prezzo: € 14.95

 

 

 

 

 





Alice è impazzita per questo libro! Il protagonista Topotto è un topetto curioso - qualcuno di maligno potrebbe pensare che è coprofilo! - e chiede a tutti gli amici di poter guardare nel loro pannolino. Quando alla fine i suoi amici vorranno restituirgli il favore, troveranno una sorpresa.

martedì 8 marzo 2011

Spidermamma entra nella rete

Alla fine, eccomi qui. Iniziare e mettere insieme le parole è davvero difficile, ma mi piace l'idea di poter condividere un pò di cose utili che possono rendere la vita di una mamma più facile, più organizzata - per quanto sia possibile! - e più rilassata. :)
Le mie due bimbe sono davvero un buon punto di partenza per iniziare a riempire questo foglio bianco telematico: sono loro il mio primo motivo di ricerca online, di metodi educativi nuovi ma efficaci, giochi di legno dal sapore antico ma genuino, libri traboccanti di fantasia e colori. 
Spero soltanto di riuscire a sbrogliare tutte le idee che mi passano per la testa e trasformarle in parole. Speriamo.